Attenti al pane
Un viaggio da universi così piccoli da essere invisibili a occhio nudo (lieviti, batteri) alle dimensioni più grandi della nostra esistenza (la memoria, il sonno), spaziando intorno al pane come cibo essenziale e ricettacolo di simboli. Ripercorriamo la storia della challah e dell’injera etiope, quella di un borgo calabrese dove i forni sono storicamente guidati da donne, e quella dei due ricercatori che hanno reinventato il modo di seminare i cereali. Esploriamo il pensiero costruito intorno al pane dalla letteratura gastronomica contemporanea, e immaginiamo il futuro del pane comune. Andiamo tra i panettieri di Firenze dopo l’alluvione del 1966, nei vicoli di un’infanzia sanremese e in un centro di ricerca dentro un bosco siciliano; sbirciamo nelle gavette dei soldati all’ennesimo giorno di trincea e in un panificio di notte durante il primo giorno di lavoro.
Pagine: 112
ISBN: 9788894121353
Prezzo: 18,90 €
Uscita: Ottobre 2020
Contributi di: Roberta Abate, Dario De Marco, Federico di Vita, Andrea Grazioli, Francesco Guglieri, Luca Lacalamita, Luca Martinelli, Tommaso Melilli, Sonia Ricci, Gabriele Rosso, Diletta Sereni, Irene Soave, Rete Semi Rurali
A cura di: Diletta Sereni
Illustrazioni: Gianluca Cannizzo
Progetto grafico: Elisa Cusimano
Sommario
L'amico invisibile
Vita, morte e miracoli di lieviti e batteri, microrganismi antichi e instancabili che ci permettono di fare il pane.
Pensare il pane
Qual è il posto del pane nel dibattito gastronomico contemporaneo?
La tempesta di pane
Nel clima cupo della pandemia, il pane aveva steso un manto di sonno sulle nostre giornate e impastare era diventato una dolce forma di emancipazione.
La linea nera
Quel che vide un fornaio fiorentino, nel novembre del 1966. Un racconto sul perdere la memoria.
Inside Bakery
Appunti dal fronte di un apprendista panettiere.
Filone futuro
L’esperienza di alcuni giovani panificatori ci mostra come può essere reinventato il pane comune, dagli ingredienti al prezzo.
Sul fronte e per mare
Una rassegna dei pani di guerra e dei loro impasti per resistere alla penuria, al tempo, alle avversità.
Un nù se po' ciamà pizza
Viaggio nostalgico per cucinare la sardenaira, da Sanremo alla Val Nervia, da Calvino a Biamonti.
Sacro, intrecciato
Nel dedalo delle tradizioni gastronomiche ebraiche sparpagliate dalla diaspora, una cosa resta uguale a tutte le latitudini: la challah, il pane del sabato.
I Signori Miscuglio
Biografia avventurosa di Salvatore Ceccarelli e Stefania Grando, due agronomo-genetisti che hanno reinventato il modo di seminare i cereali.
Granaio nel bosco
Dentro all’antico bosco di Santo Pietro, a Caltagirone, c’è uno dei più importanti centri di conservazione e studio delle varietà di grano.